martedì 19 settembre 2017

AYÚDAME A MORIR UN POCO SOLAMENTE/AIUTAMI A MORIRE SOLTANTO UN PO'

De Javier Sánchez Menéndez
(trad. Marcela Filippi)


Y ahora 
que he perdido a dios 
y a la mujer que más quiero, 
y he arrojado mis huesos ante la vía de un tren 
equivocado, 
y he bebido mis noches en la acera, 
y los días, mis días, 
han secado los llantos de las palomas hembras; 
ahora, 
qué me decís del hombre 
sino el pulso vital de su cansancio, 
sin otra cosa que imaginar y recordar, 
qué me decís del hombre.


E ora
che ho perso dio
e la donna che più amo,
e ho scagliato le mie ossa sulla via di un treno
sbagliato,
e ho bevuto le mie notti sul marciapiede,
e i giorni, i miei giorni,
hanno asciugato il pianto delle colombe;
ora,
cosa mi dici dell’uomo
se non il battito vitale della sua stanchezza,
senza un’altra cosa da immaginare e ricordare
cosa mi dici dell’uomo?

(Del libro También vivir precisa de epitafio. Antología poética -1983/2017- Chamán Ediciones. Albacete 2018)

Nessun commento:

Posta un commento